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Attualmente sono circa 1.700 le Stazioni impresenziate della Rete Ferroviaria Italiana che il Gruppo FS Italiane sta concedendo tramite contratti di comodato d’uso gratuito alle associazioni e ai comuni affinché siano avviati progetti sociali che abbiano ricadute positive sul territorio e per la qualità dei servizi offerti nelle stesse stazioni.
Di queste, circa 345 stazioni, corrispondenti ad una superficie di oltre 63.683 mq già sono state assegnate in comodato d’uso gratuito o locazione agevolata a associazioni e enti locali ; sono a totale carico dei beneficiari le spere di ripristino e di manutenzione degli immobili.
Per la collettività questa riconversione d’uso ha reciproci vantaggi: se, da un lato, il Gruppo FS non ha più oneri di manutenzione dell’immobile e delle aree verdi circostanti, dall’altro il comodatario dispone gratuitamente di una sede per le proprie attività di scopo.
Per le riqualificazioni delle Stazioni impresenziate sono previsti diversi utilizzi; da associazioni di volontariato o centro per la Banda Musicale, associazioni di soccorso o protezione civile o associazioni guardie ambientali , centro culturale o laboratori di danza.
Un esempio importante e recente di progetto di riqualificazione del patrimonio è stata la trasformazione di parte della stazione di Ronciglione in casa di accoglienza per famiglie con bambini affetti da malattie oncologiche. La stazione è stata ceduta in comodato d’uso gratuito per sei anni, ora è del tutto trasformata e gestita dall’associazione Cuore di Mamma.
Inoltre, grazie alla presenza degli operatori delle associazioni, il fabbricato è maggiormente protetto da azioni vandaliche e la percezione di sicurezza sia dei clienti sia dei cittadini è maggiore.
Fanno parte del Patrimonio FS anche 3.000 km di linee ferroviarie dismesse, di cui 325 km sono stati destinati a greenways: piste ciclabili e percorsi verdi accessibili a tutti, riservati alla mobilità dolce. Il Gruppo vuole infatti definire un Piano Nazionale di Greenways, seguendo l’esempio di altre nazioni europee, come la Spagna, con il coinvolgimento delle Istituzioni, in particolare del Ministero dell’Ambiente, delle Regioni, degli Enti Locali e delle principali Associazioni ambientaliste.
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Comodati d’uso gratuito: chi può farne richiesta
Le richieste di comodato d’uso gratuito di spazi di proprietà RFI non più funzionali all’esercizio ferroviario (locali interni alle stazioni – in prevalenza in quelle non presenziate, aree all’aperto o al chiuso nell’ambito del fabbricato viaggiatori o lungo le linee ferroviarie) possono essere avanzate esclusivamente da Enti locali (Province, Comuni, ecc.) e da Associazioni che operano nel settore sociale e, più in generale, da Enti no profit.
Gli spazi RFI non più funzionali all’esercizio ferroviario vengono infatti resi disponili in comodato d’uso gratuito solo per l’attuazione di progetti finalizzati ad offrire al territorio servizi di utilità sociale senza scopo di lucro. Di prassi, i contratto di comodato prevedono una durata di 4 anni e l’impegno da parte dell’ente comodatario di realizzare nell’immobile interventi di riqualificazione e/o manutenzioni di diverso tipo (straordinaria e/o ordinaria, pulizia, messa in sicurezza, ecc. )
Come fare la richiesta
La richiesta di comodato dovrà essere presentata insieme alla descrizione di dettaglio del progetto che si intende realizzare da elaborare secondo il seguente schema
1. breve presentazione dell’ente che avanza la richiesta
2. descrizione del progetto e delle sue finalità sociali
3. descrizione degli eventuali partner coinvolti nel progetto (istituzioni, enti locali, imprese, fondazioni, ecc)
4. benefici/ricadute del progetto sul territorio in termini sociali, ambientali, occupazionali, culturali, ecc
5. ubicazione dello spazio per il quale si fa la richiesta (stazione o altre aree)
6. analisi dei costi complessivi del progetto con valutazione degli interventi necessari a rendere lo spazio richiesto idoneo all’iniziativa
7. risorse finanziarie previste e dedicate alla realizzazione del progetto per tutta la durata del contratto di comodato
8. tempistiche del progetto
A chi sottoporla
In via prioritaria gli enti no profit possono sottoporre il proprio progetto ai Comuni in cui è ubicato lo spazio RFI cui sono interessati o alle Associazioni nazionali con cui ad oggi il Gruppo FS Italiane ha attivato Protocolli di Intesa per lo sviluppo dei comodati ad uso sociale : Legambiente, Associazione Italiana Turismo Responsabile, CSVnet, Lega Coop Sociali.
In alternativa il progetto può essere sottoposto tramite posta ordinaria alle Direzioni Territoriali RFI competenti per la stazione/l’area di interesse
Come avviene la valutazione delle richieste sottoposte a RFI
Il progetto pervenuto a RFI sarà valutato dalla Società d’intesa con la struttura della Capogruppo Ferrovie dello Stato Italiane competente per i rapporti con le Associazioni e le politiche sociali del Gruppo. Nella valutazione sarà considerata di particolare rilevanza la qualità della partnership e del piano finanziario a sostegno delle iniziative
Link utili
Atlante di viaggio lungo le ferrovie dismesse
Atlante delle linee ferroviarie dismesse
Ferrovie, Territorio e Sistema GreenWays
Stazioni ferroviarie: come rigenerare un patrimonio – 50 esperienze di riuso a fini sociali
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